lunedì 21 aprile 2014

E' una bella giornata di sole su Horyzon, ciò nonostante Brendan Connor è scuro in volto. Osserva il cielo da quella posizione privilegiata. Una vecchia amaca che qualcuno si è ricordato di piazzare tra due alberi, li nel giardino della casa. Non è elegante. Non è fine ma non è certo quello che conta. Sigaretta tra le labbra. I pensieri che scivolano sotto pelle carezzandolo gentilmente.

Ming Li con il suo desiderio di scoperta per cercare una pace interiore che probabilmente non arriverà mai. 
Daphne Kim che non è mai arrivata su Corona al resort. Che lui non sta cercando perchè forse, almeno lei, ha trovato un modo per staccare la spina. Allontanarsi dal mondo per un paio di giorni o per - forse - almeno un paio di ore.

Sum che pende da un lampadario nella sua camera da letto. Il rigor mortis che prende il sopravvento mentre qualcuno disperatamente cerca di tenerla ancora in vita. Lei che li informa di una condanna che è già stata scritta, che è sui muri della strada. Nelle pareti della Casa che hanno anche gli occhi. Che sanno parlare e che raccontano una storia.

Andres Norum. Il ragazzo che fa da contorno senza effettivamente esserlo. Lui che tenta di fare presenza raccogliendo forse troppe informazioni. Troppi dettagli che ad un occhio  poco attento potrebbero risultare insignificanti. E' la seconda volta che Brendan Connor, dopo un momento di gioiosa spontaneità, pecca di sfrontatezza. La seconda volta in cui su quel viso di giovane uomo passano emozioni così contrastanti tra di loro da lasciarlo spiazzato. La seconda volta in cui si sente vittima di una mancanza. Che sia di semplice tatto o di altro.

Un paio di muffin al cioccolato e pistacchio. Recupera il c.pad in quel momento iniziando a scrivere un messaggio. C'è una persona che vorrebbe vedere. Che l'ultima volta l'ha stretto tra le braccia perchè troppo buona per lasciarlo andare. Per lasciarlo ad annebbiare i sensi e la mente con qualche pillola in più. Quelle che nascondono un male che è solo nella sua testa anche se l'effetto passa più velocemente del solito. Sempre troppo velocemente.

 Unification Park ore 21.00

Il messaggio dice solo questo. Niente firma ed ha solo l'aria del bisogno. Quello di vedere di nuovo un sorriso così luminoso che tutto il resto, persino il sole, al confronto è niente.
 

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